domenica 17 novembre 2013

Stagione SkiAlp al via!







 Ecco le date  delle gare della prossima stagione:

Data Circuito Località Descrizione
08/12/13 Psa Sansicario K verticale
14/12/13 Fisi Torgnon Skialp
21/12/13 Tsa LaThuille
28/12/13 Fisi Doues poya di contrebaney
28/12/13 Psa Garessio
05/01/14 Tsa Ozien Aymaville
08/01/14 Tsa Gressoney S.Jean Tr.Follis
19/1/14 Tsa Vetan
29/1/14 Fisi Sestriere Casta 14
31/1/14 Psa S.Giacomo Roburent
05/02/14 Tsa Inverso Vico Valchiusella
13/2/14  Psa Pian Benot
16/2/14 Fisi Oropa Periplo M.Rosso
02/03/14 Fisi Garessio2000 15^Tr.AltaValTanaro
02/03/14 Psa Pian del Frais
06/03/14 Psa L'Aquila
09/03/14 Fisi Champorcher Tr.Miserin
14/3/14 Psa Prali
23/3/14 Fisi Adamello
23/3/14 Fisi Mondovì 3rifugi
28-30/3/14 Inter Tour Rutor
04/06/14 Fisi Rhemes Tr.Rollandoz
13/4/14 Fisi Valsavaranche Tr.GranParadis
29/3-3/5/14 Inter PDG
Psa www.piemonteskialp.org
Tsa www.tourskialp.it

E allora via con la prima uscita!!!











domenica 6 ottobre 2013

Morenic Trail, sulla morena del ghiacciao balteo.


Alla fine ci sono volute 18h18m 42sec per percorrere tutto il Morenic Trail 2013. 
Erano le 9,00 di sabato mattina quando da Andrate, a nord est di Ivrea a circa 800m di quota, i circa 150 trailers muovevano i primi passi sul filo di cresta dell'Anfiteatro Morenico eporediese, fino a raggiunrere l'arrivo di Brosso, posizionato sul fronte opposto a nord ovest, alle 3,30 di domenica notte. Questo trail è suddiviso in 4 tappe: 21,35 ,35 e 18k. E queste tappe sono anche la strategia migliore per affrontare la gara. Non devi correre 109k tutti insieme. Ti concentri invece ad affrontare una tappa alla volta, pensi  al tempo che ti occorre per chiudere questa frazione, a cosa mangerai al ristoro. All'inizio devi limitarti e correre molto più piano di come ti sentiresti di fare. Bisogna gestire le energie e risparmiare le forze per i momenti di crisi. Magari per quando ti troverai al settantesimo chilometro, nel buio, al freddo e ti manca ancora una maratona per varcare il traguardo. E alla fine, nell'ultima tappa, devi aver conservato un pò freschezza mentale per non scoraggiarti al pensiero che ti ci vuole un'ora a percorrere  4km. 15 minuti a ogni kilometro, se tutto va bene!!
Così abbiamo attraversato boschi silenziosi, laghi, colline moreniche e sentieri selvaggi fino nel cuore della notte. In alcuni tratti, la luce della lampada frontale non illuminava che le goccie d'acqua sospese nella nebbia ad un palmo dal naso. Inghiottiti nel buio umido e solitario, ogni istante è stato speso per non perdere la traccia e a modulare il ritmo alle asperità del terreno nella ricerca del passo più efficiente. 
Ma arrivati finalmente a Brosso, prima di dell'arrivo, una piccola deviazione. Non hai più forze ma risali 100mt. Senza sapere perchè, capisci che devi prima passare di li. Una luce fioca, di candele, ti guida. Intingi le dita nella vernice rossa e le passi sul viso. Il graffio del ghiacciaio balteo rimarrà indelebile nei miei ricordi.







domenica 22 settembre 2013

Trail di Oulx 2013

Anche l'edizione di quest'anno è stata baciata dal sole, che culo!! È stata una giornta di festa e di sport, che mi ha permesso di rinvedere gente che non vedevo da un pò. Alla partenza delle 8.00 si sono presentati un centinaio di atleti e alla fine mi sono piazzato al 52esimo posto con il tempo di 7h07.55, migliorando così di 8minuti il tempo dell'anno scorso. Ho adottato una nuova strategia di gara: in salita mi tengo un pò così in discesa sono più fresco e riesco ad andare veloce. Senz'altro l'allenamento sul rocciamelone dello scorso sabato ha dato i sui frutti. Cmq archivio un weekend super sportivo: venerdì sera 20k sul Po, ieri giro in bici nel Roero e oggi Trail. Non male per un quasi 42nne!!
Complimenti a tutti i finisher che sicuramente sono tutti da considerasi vincitori.
Alla prossimo anno.




sabato 14 settembre 2013

Rocciamelone. Mezzo bici, mezzo trail.

Dovendo fare un lungo in preparazione del trail di Oulx, quale migliore occasione di aggiungere una cima che da anni inseguo? per giunta con 3000 m di disl+, mica pizza e fichi!!
Un viaggio, nella montagna e in se stessi. 
Sveglia alle 6 e 1/4, carico la bici in macchina e via fino a Susa.
Arrivato in frazione Urbiano, parcheggio e mi preparo. Alla fine sono contento di affrontare questa cosa da solo; è un po' come equilibrarsi, autovalutarsi. Accettare la fatica senza condividerla, alla fine rende il doppio. 
Così inizio la prima parte in sella ed è subito salita: sono le 8 in punto. Mi aspettano 20k, gli ultimi 5 di sterrato, con un dislivello di circa1.700m per raggiungere il rifugio LaRiposa.
Si sale sempre, e dato che la matematica non è un'opinione, la pendenza media è del 7,5%.
Arrivato al rifugio ordino un te, lego le scarpe, poso la bici e alle 11 riparto di corsa. La giornata è galattica e mi sento bene. Alle 12 ho già finito un altro te al Ca d'Asti e riparto. Sono le 13 quando raggiungo la vetta!! Un po' di crisi solo negli ultimi duecento metri, sono sopra i 3000 di quota e l'aria sottile si inizia a sentire. Ma l'euforia di avercela quasi fatta aiuta....
Il panorama è da cartolina, si vedono tutte le montagne simbolo: Grampa, Rosa, Bianco, Bars de ecrins, Monviso...
Mi siedo a gambe incrociate su una roccia a picco sul Mon Cenisio. Tutto è energia. Dentro e fuori. Mi sento in sibiosi, in armonia.
Riparto: mezz'ora  e sono al ca d'asti, pausa te, mezz'ora e sono alla Riposa. Ora pausa lunga con altro te ma questa  volta accompagnato da un'ottima crostata di marmellata di fragole. Sono sceso leggero, senza quasi accorgermene. Immerso nei miei pensieri con le montagne da sfondo. In pace.
La bici è stata una scelta azzeccata, sibilo nell'aria in mezzo ai boschi. Non ci sono altri rumori.
Che figata!!!






giovedì 15 agosto 2013

ZsigmondySpitze, il Cervino dello Zillertal

Sono partito molto titubante per questa vacanza in Austria che a sorpresa si è rivelata una scelta azzeccata. Già solamente il fatto di fuggire dalla canicola e dalla ressa di agosto ha il suo perchè. Ma se ci aggiungi un'offerta di attività che spazziano dal classico trekking all'alpinismo, alla discese in bike, alle piscine termali e parchi acquatici, parapendio, rafting, sci estivo, parchi natura, falesie di arrampicata, ecc.... il tempo si arricchisce di bellisssime esperienze outdoor tutte da godersi. Lo Zillertal, questo il nome della valle che ci ha ospitato, ha un sistema ricettivo di super qualita e pensato non solo per la stagione della neve, riuscendo così ad accogliere ed intrattenere un altissimo numero di presenze senza la congestione a cui siamo abituati nelle ns valli nei moemnti di alta stagione. Il paesaggio tipico tirolese, curato, da cartolina, fa da sfondo ad una vacanza all'insegna dello sport, della natura e del relax. Un network capillare di impianti di risalita consente di accedere con semplicità ai rifugi e agli spot delle attività in quota.
In questa galassia c'è sempre la possibilità di ritagliarsi un proprio spazio, un angolo di tranquillità. Addirittura, come nelle caso dell'ascensione allo Zsigmondyspitze, di essere gli unici ad attraversare il vallone di avvicinamento a questa particolarissima, e ambitissima tra i local, cima. 
Una gita tosta se fatta in giornata, circa 2.000 metri di dislivello positivo, che ha impegnato me e Giorgio per circa 11 ore. Siamo partiti poco dopo il villaggio di Ginzling sotto la scure di grossi nuvoloni grigi che fortunatamnete si alzavano man mano che avanzavamo, permettendoci così raggiungere la ns meta senza la temuta pioggia. Giunti all'attacco dello spigolo Sud Ovest, lasciati gli zaini alla base, in cordata abbiamo raggiunto la croce di vetta posta sull'apice di questo picco granitico. Questa via, mai difficile, non è banale in quanto prevede dei passaggi particolarmente espesti e aerei di gran soddisfazione.










venerdì 2 agosto 2013

Col del Lys

TUn mese fa io è gianluca ci siamo dati un obiettivo ciclistico: salire il col del Lys da Almese e ridiscendere da lanzo.
Detto fatto. Abbiamo iniziato ad allenarci, ci siamo sparati più di 400k. Abbiamo battuto tutta la provincia, in tutte le direzioni, avanti e indietro, su e giù per le colline. E alla fine siamo riusciti a fare questa super classica della ns zona. Ma attenzione, che per essere alle prime armi non è stato per  niente banale!! Intanto non avevama mai percorso 100k, ne tanto meno con l'aggiunta di 1000m di dislivello positivo.
Che dire: bravissimi!!!!

🚵🚴





sabato 29 giugno 2013

La Cyclable du Littoral


Siamo partiti. 
Finalmente è giunto il momento di staccare. Grazie anche a questo viaggio, che inizia solo ora, se sono riuscito a trovare le motivazioni per superare le difficoltà di questi ultimi mesi di stress e tensioni. L'idea di libertà che si prova fendendo l'aria con il prorpio corpo, muovendosi solo grazie alla propria forza, senza  fare rumori, senza lasciare traccia, è così grande da riuscire da lenire  ogni momentanea difficoltà. A questo compito, per questa settimana, sono chiamate le ns biciclette: da Frejus St.Raphael (Côte Azur Fr) a Toulon.






Primo giorno 17 Giugno




Arrivati in macchina a Frejus verso le 10 del mattino, scarichiamo bici e bagagli e alle 11 riusciamo a partire. Subito imbocchiamo la pista ciclabile che ci porta a St.Aigulf, dove facciamo scorta di frutta fresca che consumeremo in una splendida caletta prima di sainte Maxime.








Mati non può a bagnarsi, è sotto Bentelan per una minaccia di otite uscita la vigilia della partenza. Qualche sbuffo e gioca con Edo sulla sabbia. 
Percorriamo un breve tratto di statale e nuovamente ciclabile fino ad arrivare al primo campeggio di Grimaud sul mare: siamo a 28km e sono le 16. Montiamo la tenda e si va in spiaggia. 





Dato il gran caldo, concedo una veloce immersione con la testa fuori dall'acqua e subito asciugatura stile autolavaggio. Il posto è incantevole. Davanti a noi l'altro capo dell'ampia baia di Saint Tropez. 



Secondo giorno18 Giugno




Dopo una super petit dejeuner, per niente petit, raggiungiamo Port Grimaud. Fatichiamo un pò a trovare la strada giusta per La Croix-Velmar, il cui inizio non è proprio il massimo..... sembra una tangenziale congestionata all'ora di punta. Passiamo dal parcheggio di un parco di  divertimento e imbuchiamo un sentiero che va nei campi che ci riporta sulla D559.






 


La seguiamo per un paio di Km ed è nuovamente ciclabile. La pendenza inizia a farsi sentire, La Croix sarà il nostro "gran premio della montagna". 










Per festeggiare, facciamo sosta nella bellissima piscina municipale, dove ci rigeneriamo e ci rifocilliamo prima di buttarci giù per la discesa che conduce a Cavalair sur Mer. 





Giunti al paese, approfittiamo della pausa gelato per studiare il percorso. Da qui dobbiamo beccare il sentiero Le Dattier, un vecchio Chamin du train che taglia a mezzacosta il promontorio di Rayol. 
E' senz'altro la parte più bella di tutto il percorso, l'unico neo è lo sterrato. 












Gli scorci mozzafiato si sprecano. Ci fermiamo all'Hotel de la Plage (pie dans l'eau). Abbiamo pedalato circa 38km e sono le 17. Bagno, sole e supercena in albergo, poi tutti a nanna.










Terzo giorno19 Giugno





Colazione e si parte. Mati dichiara subito che è stanca e non ha gana di pedalare. Nessun problema, piano di riserva: mattina relax nel centro di Le Lavandou con shopping e visita del paese, in attesa di prendere il battello che alle 13,15 salpa per l'isola Porquerolles. Così facendo, saltiamo una tappa da 30 Km.













La navigazione dura 45 minuti e sbarchiamo direttamente in paradiso. Con le bici giriamo la parte est dell'isola e raggiungiamo la bellissima Plage du Notre Dame nella Baia de Alycastre. 









La sabbia degrada dolcemente, acqua azzurra, alle spalle il verde della rigogliosa foresta: sembra di essere ai tropici. 












Alle 18,30 facciamo un check-in del tutto particolare: questa notte la trascorreremo su una barca a vale ormeggiata sul ponte B del porticciolo di porquerolles. Uno sballo!!!









Ceniamo nella piazzetta del paesino in compagnia di una simpaticissima famiglia di Piacenza (Roberta, Marcello, Tommaso e Martino) che invitiamo per una tisana nel pozzetto del nostro "vascello".  Dopo, tutti a nanna cullati dalle onde. Alla fine di questa giornata  abbiamo percorso circa 18km in bici.









Quarto giorno (20/6):

La colazione la facciamo ospiti dei nostri nuovi amici, che dopo ci accompagneranno all'imbarco. Rientriamo sul porto di Tor Fondue nella penisola di Hyeres. Da lì, inforcate nuovamente le bici, passiamo velocemente Giens e percorriamo la Route du sel. Poi Carqueiranne e tra Le Pradet e  festeggiamo il 100esimo km.





Arriviamo alla gare de Toulon che sono le 15, da dove prendiamo il treno per ritornare a Frejus. Recuperata la macchina, ci sistemiamo al campeggio L'Etoile d'Argens. Piscina, sole e cena con Mules al roquefort da 5 stelle lusso.







Quinto Giorno21 Giugno
E' arrivato il giorno che i ragazzi attendevano con trepidazione per tutta la vacanza: Aqualand.
Ma prima di congedarci dal campeggio, conosciamo una coppia di simpaticissimi inglesi con i quali Edo e Mati si intrattengono per il tempo necessario a ripiegare la tenda e a sistemare tutto in macchina. E poi via nel parco acquatico. Solo alle 16,30 riesco a convincere Edo e Mati ad uscirci per far ritorno in Italia.